22 Nov 2023
By redazione Gimme5
Se stai pensando di investire i tuoi soldi o già lo stai facendo, c’è un principio finanziario di fondamentale importanza da sapere: il rapporto tra il rischio e il rendimento degli investimenti.
Comprendere a pieno le caratteristiche del rischio finanziario e del rendimento può sembrare scontato, ma molti investitori trovano difficile vedere il rischio come parte naturale degli investimenti. In realtà, il rischio non dovrebbe essere eliminato, ma gestito in modo intelligente.
In finanza, il rischio non ha un’accezione solamente negativa: un investimento “rischioso” può portare allo stesso tempo, sia a una maggiore probabilità di perdite, sia a una maggiore probabilità di guadagni elevati.
Il rischio è dato dall’incertezza sul valore futuro di un investimento ed è misurato dalla volatilità del prezzo dell’attività finanziaria.
La propensione al rischio di un investitore è data da quanto questo è disposto a sopportare le oscillazioni dell’investimento nel tempo. Più si è propensi al rischio, più si è disposti a tollerare alti e bassi nei valori degli investimenti.
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Per qualsiasi strumento finanziario vi è un intrinseco grado di rischio: non esistono investimenti a rischio zero.
Ad esempio, per le azioni, il rischio dipende dal fatto che non si può prevedere con certezza se i prezzi aumenteranno o diminuiranno, mentre nei titoli obbligazionari, il rischio dipende dalla capacità dell’emittente di ripagare il capitale e gli interessi a scadenza.
Una celebre frase del premio Nobel all’economia Milton Friedman, rappresenta al meglio questo concetto:
Nel gergo si parla anche di investimenti “risk-free” rispetto, ad esempio, a titoli governativi a breve termine di Paesi solidi come la Germania o gli U.S.A. Anche in questo caso non vi è assenza di rischio, piuttosto, il rendimento di un’attività “risk-free” può essere visto come il ritorno minimo che un’investitore potrebbe attendersi.
Ma quindi…
Il rendimento, o performance, di un investimento è legato all’utile generato, espresso generalmente come percentuale: si calcola come il rapporto tra l’aumento del valore di un’attività e il suo valore iniziale.
Facciamo un esempio:
supponiamo che un anno fa hai acquistato una quota di un fondo comune al prezzo di 10€. Oggi il valore di questa quota è di 20€.
La performance del fondo è [(20-10)/10]*100= 100%
Il rendimento va valutato considerando l’orizzonte temporale dell’investimento, l’inflazione del periodo che erode il potere d’acquisto del denaro e, ovviamente, il livello di rischio.
Rendimento e rischio sono due facce della stessa medaglia.
In finanza vige una relazione positiva tra rendimento e rischio di un investimento: maggiore è il rischio che si è disposti a sopportare, maggiore sarà il rendimento potenziale che ci si può attendere.
Perché? Il maggiore rendimento potenziale dovrebbe remunerare la maggiore incertezza che l’investitore ha acconsentito di accollarsi: si parla di “premio al rischio“.
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Ecco alcuni consigli che si possono seguire per gestire al meglio il rischio degli investimenti:
Comprendere meglio la relazione tra rischio e rendimento è fondamentale per scegliere gli investimenti più adatti alle nostre esigenze e preferenze finanziarie.
Ad esempio, un giovane, che ha molto tempo a disposizione, potrebbe essere disposto a tollerare maggiori rischi per ottenere rendimenti più elevati nel tempo, mentre chi è vicino alla pensione potrebbe preferire un profilo meno rischioso per preservare il valore del suo patrimonio.
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