10 Apr 2022
By redazione Gimme5
Sono tanti gli gli articoli o le ricerche che vengono pubblicate ogni anno sull’approccio dei giovani verso le tematiche più disparate. Dal rapporto delle nuove generazioni con i canali di informazione, l’uso dei social media, il rapporto con la sostenibilità e l’inclusione. Insomma, i giovani, proprio perché in continuo divenire, sembrano una categoria da volere conoscere sempre meglio.
Un tema che viene analizzato sempre di più riguarda il rapporto che le nuove generazioni hanno con il denaro e, più nello specifico, con la gestione di quest’ultimo.
Non è un segreto che i giovani debbano affrontare una situazione economica caratterizzata da una maggiore precarietà rispetto ai propri genitori o, addirittura, i nonni. Meno opportunità di lavoro, stipendi ridotti e un sistema pensionistico incerto, sono tra le principali cause di questa situazione.
E quindi, come affrontano i giovani italiani questo scenario e che rapporto hanno con il proprio portafoglio? Quali sono i loro bisogni, i desideri e gli obiettivi di vita?
A risponderci è l’ultima indagine condotta da BVA Doxa per Invesco, svolta su un campione di 750 ragazzi in tutta Italia, equamente suddivisi per genere (50% uomini e 50% donne) e fascia d’età (GenZ 18-24 anni, Nouveau Millennials 25-29, Mid Millennials 30-34).
Dall’indagine emerge che, già nel breve periodo, una buona percentuale di giovani ha intenzione di risparmiare per il futuro (39%) e quasi la stessa quota esprime l’interesse nel voler investire il denaro (35%). Sorprendentemente, risparmio e investimento riscuotono maggiore successo dei viaggi che vengono considerati come priorità dal 32% degli intervistati.
Nel concreto poi, 4 giovani su 5 riescono a risparmiare con regolarità: il 43% accantona le somme sul conto corrente mentre il 34% ricorre a strumenti di investimento.
Spostando l’orizzonte temporale al lungo periodo si nota come i giovani abbiamo in generale un approccio positivo al mondo della finanza. Tra gli obiettivi più gettonati spicca l’investimento in fondi comuni (29%), seguito dal volersi costruire una pensione (27%) sentita maggiormente tra i Nouveau Millennials (30%). Guardando al futuro lontano i giovani vogliono poi riuscire a realizzarsi: vogliono poter risparmiare (27%), crearsi una famiglia (26%) e acquistare un immobile (23%).
Per quanto riguarda l’approccio verso questi obiettivi, la maggioranza dei giovani esprime una forte consapevolezza dell’importanza della pianificazione per riuscire a risparmiare (84%), realizzare i propri sogni (79%) e vivere senza stress (71%).
Lo studio dimostra anche che i giovani intervistati sono ben consapevoli della situazione che devono affrontare. Sanno infatti che non potranno contare sulle certezze tipiche dell’epoca welfare di cui hanno beneficiato i genitori.
Questi tratti emergono dall’atteggiamento molto positivo nell’iniziare a risparmiare il prima possibile, allo scopo di mettere da parte un gruzzoletto per i propri progetti futuri (la macchina nuova, la casa, un’attività imprenditoriale o una somma per i figli) e per garantirsi un benessere maggiore, grazie a un’integrazione del reddito base.
Si nota quindi che i giovani vedano la finanza come un vero e proprio strumento da utilizzare per realizzare i propri progetti futuri e che lo affrontano in modo totalmente diverso rispetto alle generazioni precedenti.
Emerge infatti che i giovani hanno conoscenze e spirito di iniziativa molto più precoci rispetto alle generazioni precedenti ma che l’educazione finanziaria e la sensibilità verso la gestione del denaro risulta alquanto scarsa, derivante principalmente dagli insegnamenti della famiglia.
Infatti, sebbene 3 giovani su 5 considerano importante la figura del consulente finanziario, il 70% del campione non ne ha uno. Per i giovani, questa figura dovrebbe comportarsi come un mentore, guidandoli nel proprio percorso e istruendoli, per prendere decisioni insieme. Deve essere competente, affidabile ma anche dinamico, amichevole e paziente.
Facendo scegliere tra vari VIP, gli intervistati vorrebbero al loro fianco personaggi come Warren Buffett, Bill Gates, il Leonardo di Caprio in “The Wolf of Wall Street” ma anche Blake Lively e Bradley Cooper. Rimanendo nei nostri confini i più gettonati sono Gerry Scotti, Margherita Hack, da Alberto Vacchi fino a Michelle Hunziker.
1 intervistato su 5 dichiara di volere capirne di più del mondo della finanza. Le modalità, però, si devono adattare alla generazione.
Il linguaggio che GenZ e Millennials si aspettano quando si parla di finanza è semplice, chiaro e diretto, volto a rendere accessibile tematiche ancora oggi affrontate da pochi.
Della stessa importanza è il canale scelto per comunicare: parlare di finanza è visto come qualcosa di smart e di tendenza quando vengono utilizzati i canali digitali. I finfluencer (gli influencer finanziari), ad esempio, riscuotono largo successo su Instagram o TikTok.
In definitiva, l’identikit delle nuove generazioni mostra giovani che vivono costantemente tra un senso di precarietà e una ricerca di stabilità, in un presente non semplice e un futuro alquanto incerto.
Si mostrano però responsabili per quanto riguarda l’importanza della finanza, concepita come un ponte per raggiungere i propri obiettivi futuri. Sono anche consapevoli dell’importanza della pianificazione e dell’educazione finanziaria in questo percorso, anche se le conoscenze devono essere espresse con un linguaggio ad hoc.
La finanza non è più un mondo per pochi. Grazie al digitale e a strumenti smart come Gimme5, è possibile migliorare le proprie conoscenze di educazione finanziaria e metterle in pratica, gestendo il denaro in modo semplice e innovativo.
Basta impostare obiettivi personali e attivare automatismi che legano il risparmio alle proprie passioni: dalla squadra del cuore all’attività fisica.
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Le informazioni di questo articolo fanno riferimento all’indagine di BVA Doxa che puoi consultare qui.
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