Ecco come gestire i propri risparmi come un re di Wall Street: i consigli di Warren Buffett

By redazione Gimme5

Vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare almeno una volta o di vedere qualche citazione sul vostro feed di Instagram, di un noto soggetto: Warren Buffett. Per chi però non lo conosce, si tratta di un imprenditore statunitense noto al mondo per le sue sorprendenti capacità in ambito finanziario che l’hanno reso tra gli uomini più ricchi del pianeta.

Nato in Nebraska nel 1930, già da giovanissimo iniziò a mostrare uno spiccato senso per gli affari: all’età di sei anni comprò sei casse di Coca Cola dal nonno, rivendendole in modo da guadagnare sei centesimi a bottiglia. Cinque anni dopo il suo primo investimento, quando decide di comprare tre azioni di una società per 38 dollari l’una. A 14 anni fa la sua prima dichiarazione dei redditi. In seguito riuscì a trasformare una piccola azienda tessile in una holding, la Berkshire Hathaway, che ad oggi controlla alcune delle più importanti società americane, tra cui Coca Cola, IBM, American Express, P&G.

Sono proprio queste sue sorprendenti abilità che hanno reso Warren Buffett noto a tutto il mondo col soprannome di “oracolo di Omaha”. A questo punto, non ci resta che ascoltare i suoi suggerimenti sul modo migliore per gestire il denaro. Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere i 7 capisaldi degli investimenti di Warren Buffett, dai quali si possono trarre alcuni interessanti insegnamenti:

 

Regola n° 1: Investire non è complicato, ma devi valutare su cosa stai investendo

Quello di cui un investitore ha bisogno è la capacità di valutare correttamente le attività selezionate. Non bisogna essere un esperto di ogni tipo di investimento, ma soltanto essere in grado di agire in base alla propria sfera di competenza. La dimensione di quella sfera non è molto importante, conoscere i suoi confini, tuttavia, è vitale”.

In altre parole, se si è alle prime armi nel mondo della finanza, conviene evitare esperimenti ma scegliere prodotti più semplici e di cui comprendiamo il funzionamento.

Regola n° 2: Se stai comprando azioni, non dovresti volere che i prezzi continuino a salire

L’emotività può giocare brutti scherzi se non si è in grado di controllarla. Questo perché, tendenzialmente, si è più propensi ad acquistare un titolo il cui prezzo continua a crescere o si trova ai massimi – in quanto da la percezione che sia “vincente” e fa sentire al sicuro – e scartare così tutti quelli su livelli più bassi.

Eppure, quello che in realtà si sta facendo è proprio l’opposto: si sta comprando qualcosa che ha un prezzo elevato e si sta rinunciando a comprare a sconto, ovvero, acquistare un titolo di valore, il cui prezzo sta scendendo, avendo poi la possibilità di beneficiare della sua crescita futura.

Regola n°3: Puntare sul lungo periodo lasciando da parte gli entusiasmi passeggeri

Non comprerò mai un titolo che, se domani chiudessero la borsa di New York per cinque anni, non sarei felice di tenere. La gente invece compra un titolo, guarda la quotazione il mattino successivo e sulla base di quello decide se sta facendo bene o male, senza capire che in realtà hanno comprato un pezzo di un’attività”.

I mercati finanziari sono soggetti alla volatilità, ovvero, a correzioni solitamente temporanee dei prezzi. Tuttavia, sul lungo periodo, queste correzioni diventano marginali e, considerando gli andamenti passati, le Borse tendono sempre a crescere.

Ecco che, adottando un arco temporale di lungo periodo, l’investimento sarà meno esposto alle oscillazioni e avrà un potenziale maggiore di crescita.

Regola n°4: Non risparmiare quello che ti rimane dai consumi, ma consuma quello che ti rimane dopo aver risparmiato

Molto spesso diamo la precedenza a tutte le spese correnti e solo dopo, nel caso in cui avanzi qualche euro, risparmiamo un po’ di denaro.

Ovviamente ognuno ha entrare ed esigenze diverse a seconda dell’età, del luogo in cui vive e del proprio lavoro – ad esempio, chi ha da poco iniziato a lavorare farà più fatica a risparmiare di una persona che venta una lunga carriera di successo – tuttavia, è importante ricordare che il risparmio è utile per il proprio futuro.

Esistono infatti alcune semplici regole, come quella del 50/30/20, che aiutano a mettere da parte qualche somma con costanza. Non importa quanto si riesce a risparmiare inizialmente, ciò che è fondamentale è abituarsi a farlo: si può anche iniziare a mettere da parte semplicemente 5 euro alla settimana.

Regola n°5: Il prezzo è quello che paghi, il valore è ciò che ottieni

Secondo Warren Buffett il prezzo di un titolo non è sempre in grado di rispecchiare il suo vero valore, in quanto, sui mercati, gli investitori tendono a operare irrazionalmente sia nelle fasi di crescita sia in quelle di contrazione. Il valore intrinseco del titolo, invece, non cambia in base alle fluttuazioni di mercato ma dipende dai fondamentali dell’attività e, quindi, è più stabile. Quando acquisti un titolo diventi proprietario di una piccolissima fetta di quell’azienda o Paese, per questo è importante considerare il valore intrinseco di un titolo e non solamente il prezzo in quel momento.

Regola n°6: Non farti influenzare dal gregge

Molto tempo fa, Sir Isaac Newton enunciò le tre leggi di moto, che regolano tutte le interazioni fra forza, materia e movimento. Tuttavia, essere un grande fisico non sempre porta ad essere un investitore intelligente.”

Isaac Newton, infatti, perse una fortuna durante la bolla della South Sea Company e più tardi esclamò: “Posso calcolare il movimento delle stelle, ma non la follia degli uomini”.

Buffett enunciò così la quarta legge del moto che, però, riguarda gli investimenti: “Il rendimento diminuisce quando il moto degli investitori aumenta”.

In altre parole, è sempre meglio prendere delle decisioni consapevoli, ragionando e informandosi sulle proprie scelte, invece che copiare ciò che fanno gli altri: una caratteristica fondamentale che differenzia la gestione attiva da quella passiva.

Regola n°7: I mercati azionari hanno sempre superato le crisi

Nel lungo periodo, le sorti del mercato azionario saranno positive: nel XX secolo gli Stati Uniti hanno subito due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi, la Grande Depressione, una dozzina di recessioni e tracolli finanziari, shock petroliferi, epidemie e dimissioni di Capi di Stato, ma il Dow Jones è salito da 66 agli oltre 20.000 punti”.

Per attualizzare quanto detto da Warren Buffett, possiamo considerare il periodo che abbiamo appena vissuto: con lo scoppio della pandemia le Borse sono crollate, ma a un anno da quel momento vediamo che si sono largamente riprese.

Se un investitore avesse venduto nel momento del crollo avrebbe congelato una perdita irrecuperabile, ma se avesse ascoltato il consiglio di Buffett e avesse controllato la propria emotività, avrebbe scongiurato questa evenienza.

Se poi, fiducioso della rimonta delle Borse, avesse acquistato in quel momento, avrebbe anche goduto della crescita dell’investimento.

 

Warren Buffett ci insegna dei concetti fondamentali legati al mondo della finanza che anche se a prima vista sembrerebbero destinati agli investitori professionisti, sono utili anche ai piccoli risparmiatori che investono attraverso i fondi comuni e si affidano a soluzioni innovative come Gimme5.

Infatti, nessuno strumento può garantire un certo guadagno, come nessun esperto finanziario può prevedere l’andamento dei mercati con la massima certezza.

Sta quindi ai risparmiatori controllare la propria emotività e seguire anche semplicemente qualche piccolo concetto di educazione finanziaria per raggiungere, nel tempo, ottimi risultati.

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