Fondi attivi e fondi passivi: quali sono le differenze?

By redazione Gimme5

Per riuscire a comprendere quale tipologia di fondo comune di investimento risponda meglio alle proprie esigenze e prendere quindi una scelta di investimento adeguata, è fondamentale avere chiaro cosa differenzia la gestione passiva da quella attiva, e quali possono essere le conseguenze per il nostro denaro. Vediamolo assieme.

I fondi passivi

Un fondo si dice passivo quando la gestione di questo si limita a copiare l’andamento di un indice di riferimento, detto Benchmark. Questo indice di Borsa può rappresentare un paniere dei titoli azionari più capitalizzati di un determinato Paese – come ad esempio l’indice FTSE 100 per il mercato inglese o l’indice S&P 500 per quello americano – oppure può fare riferimento ad un intero settore, come l’indice MSCI Europe Industrials che si riferisce al settore europeo dei titoli industriali.

L’investimento del fondo passivo è legato dunque alla composizione dell’indice di riferimento: il gestore del fondo si limita a rendere la composizione del fondo, il più simile possibile a quella dell’indice. Pertanto, eventuali variazioni nell’indice, come ad esempio l’ingresso e l’uscita di un titolo o l’aumento e la diminuzione del suo peso, verranno replicate nel fondo.

Spesso gli indici sono costruiti in base alla capitalizzazione di mercato dei titoli che compongono il paniere. In altre parole, all’interno dell’indice, i titoli più capitalizzati hanno un peso maggiore. La capitalizzazione di un titolo dipende dalla sua performance e, pertanto, l’indice tenderà a pesare di più proprio quei titoli che hanno avuto le migliori performance nell’ultimo periodo.

Questa tipologia di gestione non richiede studio o ricerca per la selezione dei titoli migliori, ma si limita all’avere un buon modello quantitativo di replica di un indice e ad effettuare le ordinarie operazioni di manutenzione del fondo. Pertanto, poiché il lavoro del gestore è praticamente nullo, la commissione di gestione è molto bassa.

I fondi passivi più famosi sono gli ETF e i fondi comuni indicizzati quotati in borsa.

Fondo passivo uguale rischio zero?

Può sembrare che acquistando un ETF si riducano i rischi dell’investimento, ma in realtà non è così. Come abbiamo anticipato, infatti, un fondo passivo investe in titoli che sono andati molto bene precedentemente, ma questo non garantisce in alcun modo che gli stessi titoli continueranno a performare bene in futuro.

Inoltre, la maggiore presenza di fondi passivi in determinati mercati può comportare ampie oscillazioni e squilibri nei prezzi di mercato. Il motivo è che questi fondi seguono lo stesso andamento, ovvero, quando i prezzi dei titoli salgono, essi generano ulteriore pressione al rialzo (perché vanno tutti a comprare), mentre quando i prezzi scendono generano maggiore pressione al ribasso (perché sono tutti costretti a vendere nello stesso momento).

Questo crea delle fasi di accentuata volatilità di mercato, in quanto il prezzo di ciò che viene comprato sale con maggior veemenza, mentre il prezzo di ciò che viene venduto cala con altrettanta forza, come è accaduto a inizio 2020 con lo scoppio della pandemia. Pertanto, esponendosi a questo tipo di strumenti, si corre il rischio di comprare e vendere nei momenti peggiori.

I fondi attivi

Analizziamo ora la gestione da cui prendono il nome i fondi attivi.

Un fondo si considera attivo quando il gestore assume delle scelte di investimento che si discostano ampiamente dal mercato di riferimento, allo scopo di generare un’extra performance. A differenza di un fondo passivo, dunque, un fondo attivo non replica fedelmente un paniere di azioni o obbligazioni presenti all’interno di un indice, ma va a ricercare attivamente del valore nel mercato.

In che modo? I gestori del fondo svolgono un costante lavoro di ricerca, analisi e selezione che li porta ad analizzare la situazione, ad esempio, di un Paese e delle aziende che ne fanno parte, per trovare delle storie di successo in cui si vede dell’effettivo valore futuro. In base a questa attenta analisi, il gestore realizza e tiene costantemente monitorato il portafoglio del fondo.

Questo stile di gestione consente di prendere delle decisioni di investimento anche in controtendenza rispetto al mercato, con l’obiettivo finale di ottenere una performance superiore.

Si possono quindi sfruttare gli squilibri di mercato provocati dalla gestione passiva o i periodi di calo dei mercati, per comprare a sconto (come quando ci sono i saldi) titoli che si reputano di valore e che ci si aspetta avranno una ripresa dopo questa crisi, ottenendo così nel tempo delle performance maggiori.

Per sintetizzare:

Che caratteristiche hanno i FONDI ATTIVI?

  • un fondo si dice attivo quando il gestore del fondo sceglie personalmente i titoli che lo compongono attraverso una continua attività di ricerca;
  • l’obiettivo è quello di ottenere una performance superiore al mercato;
  • la commissione di gestione include il costante lavoro di ricerca e analisi del gestore.

Che caratteristiche hanno i FONDI PASSIVI?

  • un fondo si dice passivo quando si limita a replicare l’indice di riferimento;
  • in questo caso, ci si aspetta una performance in linea con l’indice di riferimento;
  • poiché il lavoro del gestore è praticamente nullo, la commissione deve essere bassa.

È meglio investire in fondi attivi oppure in fondi passivi?

È possibile trovare sia ottimi prodotti tra i fondi a gestione attiva che tra quelli a gestione passiva. Quello che però bisogna tenere d’occhio sono i costi e il metodo di gestione offerto. Non è raro imbattersi dei cosiddetti “falsi attivi”, ovvero, fondi che vengono classificati come attivi ma che, in realtà, forniscono le prestazioni di un indice, applicando delle commissioni superiori. In sostanza si comportano da fondi passivi, prevedendo però un costo che non remunera il lavoro del gestore o l’eventuale extra performance.

Pertanto, prima di scegliere un fondo su cui investire, è fondamentale controllarne la storia passata per verificare che questo venga gestito in modo professionale e che rispecchi ciò per cui viene venduto.

Con Gimme5, il proprio denaro viene investito nei fondi comuni di investimento gestiti da AcomeA SGR, la quale fa dell’attività della gestione la sua caratteristica distintiva. Tutti i fondi azionari, obbligazionari e flessibili di AcomeA SGR, oltre a vantare un track record storico importante, sono gestiti seguendo un approccio value (la ricerca di opportunità nel mercato) con l’aiuto di precisi strumenti di analisi e monitoraggio dei rischi. Questi fondi offrono poi la massima trasparenza perché i loro rendimenti e la loro composizione sono sempre consultabili sul sito ufficiale.

 

Nel caso in cui te la fossi persa, abbiamo parlato proprio di questo tema in una puntata di Gimme5 Live, la diretta streaming che puoi seguire tutte le settimane dal profilo Youtube, Facebook, LinkedIn e Twitch, o dalla sezione dedicata del sito di Gimme5.

 

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