20 Dic 2023
By redazione Gimme5
Gimme5: un nuovo modello predittivo per aiutare i clienti a individuare il proprio “potenziale finanziario” e ottimizzare l’allocazione dei risparmi.
Gestire il proprio denaro tra le tante spese mensili, le quote da destinare ai risparmi, e i vari strumenti d’investimento a nostra disposizione, può non essere così semplice come si potrebbe immaginare. Come fare quindi a sapere se stiamo effettivamente gestendo le nostre risorse finanziarie nel modo migliore?
È questa una delle domande alla base del nuovo modello sviluppato in ambito di un progetto di ricerca della ricercatrice matematica Perfect Gidisu della University of Technology di Eindhoven, supportato da Gimme5.
L’obiettivo? Aiutare i risparmiatori a individuare il proprio “potenziale finanziario” e ad ottimizzare l’allocazione del denaro, per non lasciarlo fermo sul conto corrente ed esposto all’azione erosiva dell’inflazione record.
La ricerca muove dalla premessa che, in un contesto dove l’utilizzo di strumenti digitali nella gestione del risparmio è sempre più parte della quotidianità e chiunque può sottoscrivere in autonomia, direttamente da smartphone o tablet, una vasta gamma di prodotti e servizi finanziari, il rischio del fai-da-te “disinformato” è alto, soprattutto in un Paese come l’Italia, ultima tra i membri del G20 per livello di alfabetizzazione finanziaria secondo la Global Financial Literacy Survey dell’OCSE.
Il compito degli operatori finanziari è, quindi, quello di supportare ed affiancare i risparmiatori attraverso una vera e propria “ri-educazione finanziaria”, sensibilizzandoli sui rischi di lasciarsi trasportare dall’emotività nei periodi di maggiore volatilità sui mercati.
Attraverso l’analisi di dati eterogenei e tecniche di machine learning, il nuovo modello sviluppato in collaborazione con Gimme5 riesce a mettere in luce il potenziale finanziario inespresso dei risparmiatori che investono al di sotto delle proprie capacità e hanno quindi un capitale allocato in modo sub-ottimale.
Si tratta di un modello predittivo che, oltre ad aiutare i risparmiatori ad ottimizzare i propri investimenti, se integrato all’offerta degli operatori finanziari tradizionali e non, li aiuterebbe a servire il proprio target di clienti in modo più efficiente, attraverso un’offerta altamente personalizzata (a prescindere dal fatto che si tratti di banche, roboadvisor o società di gestione tradizionali).
In assenza di informazioni dirette su reddito e capacità di spesa, il modello predittivo analizza gli oltre 68 mila obiettivi di risparmio che i clienti hanno impostato in app e li mette in relazione con le loro scelte d’investimento, individuando il potenziale finanziario inespresso e mostrando l’investimento che si sarebbe in grado di sostenere in modo prolungato nel tempo.
Il principio dell’investimento per obiettivi è alla base di Gimme5: definire un traguardo concreto e stabilirne l’importo e la data entro cui raggiungerlo, è stato dimostrato da una ricerca americana in collaborazione con Gimme5, che raddoppi la propensione al risparmio (ne abbiamo parlato qui).
Il modello incrocia le informazioni sui singoli obiettivi con i dati di provenienza geografica e sociodemografica e con lo storico degli investimenti di ciascun risparmiatore, definendo così:
Moltiplicando questi due valori tra loro, per ciascun obiettivo impostato, si ottiene come risultato il potenziale finanziario del risparmiatore.
Applicando poi un algoritmo matematico basato sulla decomposizione per matrici CUR ai dati, il modello è 7in grado di raggruppare gli utenti per abitudini d’investimento e potenziale finanziario simile.
“Negli anni del post-pandemia, l’ecosistema Fintech italiano ha vissuto una fase di crescita esponenziale, attirando oltre 1.040 milioni di euro di finanziamenti nel solo 2022, ma resta il nodo della scarsa educazione finanziaria, che porta gli italiani a tenere oltre 1.789 miliardi di euro fermi sui conti correnti. Alla luce dei livelli di inflazione record e delle tensioni geopolitiche, la situazione nel prossimo futuro è destinata a peggiorare.
Per questo, è fondamentale che Fintech e operatori tradizionali collaborino per promuovere, attraverso le nuove tecnologie, una maggiore consapevolezza tra i clienti del proprio potenziale finanziario, sensibilizzando sull’enorme opportunità che perde chi investe al di sotto delle proprie capacità.
Un’informazione finanziaria di qualità è in grado di influenzare concretamente le abitudini dei consumatori, indirizzandoli verso scelte di risparmio e di investimento più consapevoli.
La finanza deve essere sempre vista come un mezzo e mai come un fine: risparmiare e investire non sono azioni fini a sé stesse, ma hanno lo scopo di permetterci di raggiungere i nostri personali obiettivi. Per farlo dobbiamo sapere come sfruttare al meglio gli strumenti a nostra disposizione” – commenta Giuseppe Codazzi, Project Manager di Gimme5.
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