Come impiegano i risparmi gli italiani? Risponde Consob

By redazione Gimme5

Dopo aver analizzato le principali evidenze sull’educazione finanziaria e il risparmio del “Rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane” condotto da Consob – clicca qui se vuoi saperne di più – è tempo di scoprire come vengono impiegati questi risparmi. Vediamo insieme i risultati più interessanti sull’approccio all’investimento degli italiani e come questo si è evoluto negli anni.

 

Persistono dubbi sull’impego del risparmio e alti livelli di liquidità

I dati raccolti da Consob nel suo Report portano alla luce interessanti dettagli sull’impiego della ricchezza degli italiani. In questo particolare contesto caratterizzato dalla pandemia, oltre il 36% degli intervistati ammette di non sapere come impiegare le proprie risorse per via dell’attuale situazione economica, il 19% indica una preferenza verso la liquidità, il 17% preferisce l’investimento immobiliare e solo l’11% quello finanziario.

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Preferenze riscontrate anche nei dati effettivi: le famiglie mantengono alti livelli di liquidità rispetto al totale delle attività finanziarie, non solo in Italia (32%, in crescita al +6% rispetto al 2020) ma in tutta l’Eurozona (34% e crescita del +6,7%), esponendo i risparmi a forze erosive, tra le quali l’inflazione.

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Migliora leggermente la partecipazione ai mercati finanziari

Dal Report di Consob si riscontra, però, una lieve crescita della partecipazione ai mercati finanziari (dal 30% nel 2019 al 34% nel 2021), anche se gli investimenti finanziari pro-capite rimangono significativamente inferiori in Italia (2.330 euro) rispetto alla media dell’Eurozona (3.160 euro), in particolare, rispetto a Francia e Germania.

Il maggior deterrente all’investimento riguarda la mancanza di risparmi (43%), seguito dalla scarsa fiducia (10%), dalle insufficienti conoscenze finanziarie (10%) e dalla disponibilità di piccole somme (6%).

Tra le famiglie che scelgono di mettere in moto i propri risparmi, gli strumenti più scelti sono i certificati di deposito e i buoni fruttiferi postali (43%), i titoli di Stato italiani (25%) e, al terzo posto, fondi comuni di investimento (24%).

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Analizzando la variazione negli ultimi 5 anni, si nota poi una riduzione delle preferenze verso le obbligazioni, con una maggiore attenzione verso strumenti più rischiosi, le azioni. A ottenere un maggiore successo negli anni, sono anche i fondi comuni e, in misura minore, i prodotti assicurativi e previdenziali.

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Le preferenze sembrano dipendere dalle conoscenze finanziarie a disposizione: ad esempio, i decisori con un maggiore grado di alfabetizzazione possiedono fondi comuni e azioni quotate con più frequenza.

Lo studio prende in considerazione anche il momento di ingresso nei mercati finanziari: coloro che sono entrati per la prima volta tra il 2020 e il 2021 (entrants), registrano un livello di alfabetizzazione finanziaria e di competenze digitali inferiori rispetto a coloro che sono investitori da più tempo (panel investors), insieme a una minore propensione alla pianificazione finanziaria e alla gestione del budget (12% contro 22%), con condizioni di maggiore fragilità finanziaria (37% contro 23%). In generale, i più inclini a perseguire queste abitudini di gestione, registrano anche maggiori conoscenze finanziarie e digitali, con una situazione finanziaria più solida. Si nota come gli investitori più esperti siano anche di età più elevata, donne (punteggio di 6,3 contro 5,7 degli uomini), con livelli di istruzione maggiore e con abitudini migliori di gestione del denaro.

Per fornire una valutazione complessiva all’attitudine all’investimento delle famiglie, Consob ha determinato un indicatore sintetico che tiene conto del livello di conoscenze finanziarie e digitali e la preferenza per stili di investimento diversi dalla “consulenza informale”: in media assume un valore inferiore a 6 ed è correlato positivamente con l’attitudine alla gestione del denaro e alla pianificazione finanziaria.

 

Molti si affidamento al consiglio informale

Analizzando gli “stili di investimento”, rispetto al 2019 l’informal advice (l’affidamento al consiglio di parenti, amici o colleghi) rimane la fonte di informazione più diffusa (37%), è aumentata la percentuale di famiglie che cerca il supporto di un professionista (28% contro 17%), meno persone invece gestiscono gli investimenti in autonomia (31% contro 42%).

Rispetto agli altri investitori, quelli che si affidano a professionisti posseggono con più probabilità fondi comuni di investimento, azioni quotate e prodotti assicurativi.

Vi è poi una piccola percentuale di investitori che partecipa a web communities legate al mondo degli investimenti (7%, in maggior parte facenti parte del sottogruppo degli investitori) per ottenere informazioni su beni e servizi da acquistare, mentre una quota maggiore (25%) ne ha già sentito parlare.

 

Sempre più digitali, anche per gestire le proprie finanze

Sebbene il grado di digitalizzazione continui a rimanere molto inferiore rispetto ad altri Paesi europei, dal Report si nota che Internet riscuote un successo sempre maggiore: il 90% delle famiglie usa internet per varie ragioni, gli scopi più comuni sono i social network (53%) e l’acquisto di beni e servizi (45%). Il mezzo di gran lunga preferito è lo smartphone (81%) seguito dal portatile (58%). Inoltre, quasi il 60% degli intervistati è interessato a migliorare le proprie competenze digitali.

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Dallo scoppio della pandemia, l’accelerazione del digitale ha coinvolto anche il mondo della finanza, con risvolti permanenti: tra coloro che si affidano al web per scelte economico-finanziarie, circa il 28% sostiene di sfruttare servizi finanziari online più di quanto facesse prima della pandemia e quasi tutti sono intenzionati a mantenere queste nuove abitudini anche in futuro. Chi è più aperto ad abbracciare il digitale? I più giovani, i più istruiti e benestanti. Persistono ancora, però, delle differenze di genere.

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I fattori più incentivanti secondo gli intervistati sono la maggiore accessibilità e comodità dei servizi digitali rispetto al canale fisico. In altre parole, la possibilità di monitorare le proprie finanze e utilizzarli sempre e ovunque.

La conoscenza dei servizi finanziari online è però ancora limitata anche tra gli investitori: 19% per la consulenza automatizzata (robo advice), 30% il crowdfunding, 31% il trading online, 39% le cripto-valute. Tuttavia, nel corso del 2021 si riscontra un maggiore interesse: il 44% delle famiglie utilizza Internet per accedere all’online banking mentre il 2% per negoziare cripto-valute.

Si nota, poi, che tra il 2018 e il 2020 è aumentata l’attività di trading effettuata tramite intermediari italiani che operano esclusivamente online: la quota di mercato è passata dal 10,3% all’11,5% e si stima un andamento continuo anche per il 2021.

 

Gli investimenti sostenibili piacciono sempre di più

Un capitolo a parte della ricerca Consob riguarda gli investimenti sostenibili. Nel complesso, è aumentata leggermente la quota di decisori finanziari che dichiara di averne almeno una conoscenza di base su questi strumenti (dal 18% nel 2019 al 20% nel 2021), anche se nel sottogruppo degli investitori la quota è aumentata maggiormente (dal 23 al 37%). La fonte informativa più quotata risulta essere internet (43% rispetto al 10% nel 2019), con l’eccezione degli investitori più consapevoli i quali si affidano al servizio di consulenza finanziaria (40% rispetto al 21% nel 2019).

L’interesse verso questi investimenti è in aumento: la quota di investitori disposti a prenderli in considerazione cresce di oltre il 10%, dal 62% nel 2019, a quasi l’88% tra gli investitori più informati. La preferenza di questi strumenti rispetto a quelli classici è però condizionata dal livello di rischio e di rendimento: nel 34% dei casi viene scelto l’investimento ESG rispetto a uno generico, solo se questi fattori sono almeno uguali.

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I giovani, le donne e i soggetti che un livello maggiore di alfabetizzazione finanziaria e competenze digitali, sono coloro che dimostrano una maggiore propensione verso gli investimenti sostenibili.

Tra i fattori più incentivanti spicca la vicinanza con i propri valori, l’impatto positivo sull’ambiente e la società, l’accesso a informazioni chiare e dettagliate.

Consob mostra che l’investimento effettivo tramite questi strumenti è aumentato: si va dal 7% nel 2019 al 9% nel 2021, dato più sostanzioso tra gli investitori che si affidano a un consulente (dall’8 al 19%). Sono scelti principalmente da coloro che hanno una buona gestione del denaro, buone conoscenze finanziarie e abitudini di pianificazione finanziaria e budgeting.

 

Italiani più vicini alla finanza ma non troppo

In sintesi, il Rapporto di Consob ci mostra come gli italiani siamo sempre più vicini al mondo della finanza e degli investimenti, ma con ancora alcune riserve.

L’incertezza economica causata dalla pandemia non ha di certo aiutato e le famiglie mantengono alti livelli di liquidità ferma sul conto corrente, esponendola al potere erosivo dell’inflazione. Tra le principali barriere all’investimento, la mancanza di conoscenze e di risparmi. Tra gli strumenti finanziari preferiti dagli italiani, invece, riscuotono sempre più successo le azioni e i fondi comuni.

I consigli sulle scelte di investimento vengono ricercati tra le mura domestiche e solo in misura minore sul web. Internet riscuote però sempre più successo, grazie anche alla pandemia, che ha portato a un rinnovato interesse verso i servizi finanziari online. Infine, la sostenibilità ricopre un ruolo sempre più importante nelle scelte di investimento.

Come soddisfare le nuove esigenze delle famiglie italiane?

Per poter mettere in moto i propri risparmi, difendendoli così dall’inflazione, oggi è possibile accedere a varie soluzioni FinTech. Tra queste, si può scegliere Gimme5, un salvadanaio digitale che permette di risparmiare e investire a partire da 5 euro, senza obblighi o vincoli.

Il denaro viene investito in uno dei tanti fondi comuni disponibili: si può scegliere quello che risponde meglio alle proprie esigenze, tra azionari e obbligazionari (leggi una guida) e investimenti sostenibili. Attivando alcune regole, diventa ancora più semplice raggiungere i propri obiettivi, come il viaggio dei sogni, l’auto nuova o l’università dei figli.

 

Nel caso in cui te la fossi persa, abbiamo parlato proprio di questo tema in una puntata di Gimme5 Live, la diretta streaming che puoi seguire dal profilo YouTube, Facebook e Twitch, o dal sito di Gimme5.

Se non vedi il video, clicca qui.

 

Nota: i dati e le immagini nell’articolo sono tratte dal “Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane – Attitudini e profili comportamentali” per il 2021, prodotto da CONSOB e consultabile cliccando qui.

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