Cos’è l’effetto framing e come influenza le decisioni di investimento

By redazione Gimme5

Il framing è uno degli errori comportamentali più diffuso tra i risparmiatori.

Secondo l’effetto “framing”, le decisioni che prendiamo dipendono dai modi con cui identiche scelte e quesiti ci vengono proposte, appunto, “inquadrato”. Diverse opzioni, infatti, possono essere proposte marcando di più gli aspetti positivi piuttosto che quelli negativi, causando reazioni differenti.

In ambito finanziario, l’effetto framing può essere particolarmente rischioso per gli investitori che possono essere spinti a prendere scelte impulsive o a perdere occasioni di guadagno.

Andiamo a vedere meglio come agisce questo effetto framing attraverso alcuni esempi.

 

Esempio 1: il lancio della moneta

Il Professore Paul Samuelson, vincitore del premio Nobel per l’Economia nel 1970, propose il seguente quesito ai suoi alunni: “Accettereste una scommessa in cui si vincono 200 euro se esce testa e se ne perdono 100 se esce croce?

Il professore notò che la maggioranza dei suoi alunni rifiutava la scommessa perché troppo rischiosa. Allora, decise di proporre agli stessi studenti un’altra scommessa: “Avete il 25% di possibilità di vincere 400 euro, il 50% di vincere 100 euro e il 25% di perdere 200 euro. Accettereste questa scommessa?

Quest’ultima proposta suscitò un maggiore apprezzamento tra gli alunni. Eppure, le probabilità di vittoria sono le stesse della prima scommessa, in quanto ripetere il lancio della moneta per due volte di fila. Perché quindi gli alunni l’hanno preferita?

Nel caso di un doppio lancio, gli individui valutano i due lanci in modo indipendente, fissando al 50% le probabilità di perdere denaro in ogni lancio, ma nella seconda scommessa, che aggrega le percentuali dei due lanci, gli individui hanno da subito una vista generale e semplificata.

 

Esempio 2: la scelta del governo

Immagina che il Governo abbia intenzione di combattere un virus che si prevede possa causare 600 vittime.

Ad un primo gruppo di individui p stata proposta la scelta tra due programmi alternativi:

  • A) Il programma “collaudato” con il quale si ha la certezza di salvare 200 vite umane;
  • B) Il programma “sperimentale” con il quale, la probabilità di salvare tutte le vite umane è pari a 1/3, mentre quella che nessuno verrà salvato è pari a 2/3.

Di fatto, il quesito è stato positivamente presentato in termini di “vite salvate”. Considerando però le aspettative sulle vite salvate, i due programmi sono analoghi in tutto e per tutto.

Eppure, il 72% degli intervistati ha scelto il programma A, la strategia sicura e affidabile, e soltanto il 28% ha scelto il programma B, la strategia più “rischiosa”.

 

Ad un altro gruppo di individui sono state proposte queste due alternative:

  • C) Il programma “collaudato” che causerà 400 vittime;
  • D) Il programma “sperimentale” con il quale la probabilità che nessuno morirà è pari a 1/3 mentre quella che tutti moriranno è pari a 2/3.

In questo caso, per il semplice fatto di porre il quesito in modo negativo, gli intervistati hanno preferito l’opzione “rischiosa” D pur essendo analoga, in termini di aspettative, al programma C.

 

L’illusione del rischio

Lo studio dimostra come gli individui tendono a evitare il rischio di fronte a un evento positivo e, al contrario, a cercarlo di fronte a uno negativo.

In base a questi risultati, Daniel Kahneman e Amos Tversky (1979), padri fondatori della finanza comportamentale, hanno elaborato la “Prospect Theory“, secondo la quale le persone avvertono maggiormente il danno provocato da una potenziale perdita, rispetto a un guadagno corrispondente.

 

Perché l’effetto framing può influenzare i nostri investimenti?

Il modo in cui le informazioni vengono “inquadrate”, è in grado di deviare l’attenzione del fruitore solo su determinate informazioni e distorcere così la percezione del rischio.

A causa dell’effetto framing, infatti, tendiamo a concentrarci troppo sulle perdite di breve periodo invece di considerare l’andamento dell’investimento in un orizzonte temporale più lungo. Spesso, infatti, gli investitori si spaventano oltremodo davanti alle oscillazioni quotidiane dei loro investimenti, disinvestendo nei momenti meno adatti – il cosiddetto panic selling – e compromettendo, quindi, il raggiungimento dei propri obiettivi.

Da piccoli investitori e risparmiatori, dobbiamo quindi prestare maggiore attenzione alle informazioni che raccogliendo, valutandole criticamente, oltre a prendere decisioni che siano coerenti rispetto al nostro obiettivo di risparmio di medio-lungo periodo.

 

Un buon alleato per combattere il framing

La conoscenza , quindi l’educazione finanziaria, è il nostro migliore alleato per prendere le giuste precauzioni e non cadere nei tranelli degli errori cognitivi che popolano anche il mondo della finanza.

Ma un ulteriore aiuto arriva anche questa volta dal salvadanaio digitale Gimme5 che ti permette di definire nel concreto i tuoi obiettivi di risparmio e attivare regole automatiche di risparmio e investimento, grazie alle quali non devi più pensare a nulla ed evitare di preoccuparti per eventuali sali-scendi temporanei.

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