27 Ott 2023
By redazione Gimme5
È singolare, ma più che il primo giorno di lavoro in Gimme5, ricordo il primo giorno in cui ho conosciuto il Team, i ragazzi che sarebbero diventati i miei compagni di avventura da lì a poco: Iacopo, Flavio, Lorenzo. Mi aveva colpito da subito l’energia, le mille idee e la curiosità, anche nei miei confronti, da dove venivo, cosa facevo, ma soprattutto cosa avrei potuto portare al progetto e fare insieme a loro.
È stato davvero facile integrarsi, l’ambiente lavorativo è sempre stato un punto forte di Gimme5. Mi fa un po’ impressione che siano già passati più di 7 anni: da una parte il tempo è volato, dall’altra, guardando a cosa è oggi Gimme5, gli obiettivi che abbiamo raggiunto e il percorso, comprendo che di strada ne abbiamo fatta. Ora ci sono tanti altri colleghi, il progetto è evoluto e forse, come mai prima d’ora, ha un’identità forte e chiara.
Se parliamo del sogno da bambino, ti direi il medico e in realtà è anche stata una delle alternative che avevo in mente fino ai 18 anni, quando ho dovuto scegliere un percorso universitario. Ho fatto poi matematica che, un passo alla volta, mi ha portato qui in Gimme5, analizzando dati e cercando di capire al meglio le esigenze dei clienti.
Mi è sempre piaciuto fare l’insegnante, stare con i ragazzi, con i giovani e direi che anche questo era un po’ quello che volevo fare da grande. In un certo senso, in Gimme5, mi sento che un po’ lo faccio, o meglio lo facciamo: puntiamo molto sull’educazione finanziaria e crediamo davvero che i giovani ne abbiamo un gran bisogno, soprattutto qui in Italia.
Come dicevo, ho studiato matematica e ho iniziato a lavorare in consulenza sfruttando le competenze legate al mondo dell’analisi statistica e degli algoritmi, in particolare per analizzare il comportamento dei clienti. Quando mi sono laureato era appena scoppiato il boom dell’analisi dei dati, del Data Scientist, mi piaceva e c’era tanta richiesta, quindi è stato facile seguire quel filone.
In Gimme5 mi sono sempre occupato dell’ambito dati a 360°, per lo sviluppo del prodotto, per l’analisi del comportamento degli utenti e dei clienti, per efficientare molti processi e per provare a tenere tutto sotto controllo con dashboard e metriche.
Abbiamo fatto anche ricerche e studi interessanti come quello sugli obiettivi di risparmio: “There’s an App for That: Goal-Setting and Saving in the FinTech Era” in collaborazione con l’Università di Melbourne e la Georgetown University di Washington. Uno degli uffici con il quale ho lavorato di più, oltre chiaramente a Marco che è arrivato per darmi una mano enorme con i dati, è l’ufficio Customer Care di cui ora sono responsabile. Da un anno a questa parte infine, mi occupo anche di coordinare il progetto Gimme5 in tutte le sue parti in qualità di Project Manager.
Sport, sport, sport, mi è sempre piaciuto fare sport e ne ho praticati tanti, a differenti livelli. La mia passione più grande, che condivido con la mia compagna e tanti amici, è il kitesurf. Purtroppo non si può fare in qualunque posto, ma forse rende i momenti in cui riesci a praticarlo ancora più speciali e belli. Amo gli sport che ti fanno stare a contatto con la natura, ho sempre sciato e ora anche il kitesurf ha caratteristiche molto simili, per me è lo “sci d’estate”.
Come spesso accade il progetto influenza il team e il team influenza il progetto, ci si sceglie e si contribuisce ognuno per la sua parte. Gimme5 vuole essere una risposta semplice, chiara e accessibile ad una esigenza che abbiamo tutti e tutti sperimentiamo nella nostra vita: raggiungere obiettivi. Noi aiutiamo le persone a raggiungere i propri obiettivi finanziari, sfruttando appunto la finanza come mezzo e non come fine. Per farlo abbiamo dovuto innovare, ovviamente, ma anche cercare di essere semplici. In Gimme5 le persone sono semplici, nel modo di lavorare, nel modo di essere, ognuno con il proprio carattere, per questo è sempre stato facile comunicare, confrontarsi, stare insieme e fare le cose insieme.
Ne ho tanti, uno per ogni ambito e momento della vita. Penso sia sempre giusto lavorare su più fronti e anche per il risparmio deve essere lo stesso.
Ho un obiettivo di viaggio in Nord Europa in camper, con la mia famiglia, devo solo aspettare 3 o 4 anni che le mie piccoline crescano per potercelo godere meglio insieme.
Poi sto già pensando un po’ agli studi delle mie figlie, quindi ho un obiettivo a lungo termine, diciamo la loro maggiore età.
E infine, prima o poi, dovrò cambiare i miei kite e sto risparmiando anche per quello.
Prima di lavorare in Gimme5, non sapevo davvero niente di finanza e mi rendo conto che, come me allora, molti giovani oggi siano nella stessa situazione. Penso sia una grande mancanze non avere, anche solo per un anno, una materia scolastica legata all’educazione finanziaria. Noi stiamo provando a fare il massimo per creare contenuti, supportare i giovani e i nostri clienti e “colmare” in un certo senso questo gap.
Per quanto riguarda la volatilità, penso sempre che per combatterla sia solo necessario vedere tutto nella giusta prospettiva. La volatilità è un elemento del sistema e non va demonizzato. L’obiettivo che ognuno si pone, deve avere una scadenza nel tempo, deve essere raggiunto a piccoli passi, con costanza, e la volatilità con questo approccio viene già combattuta.
Se ci si ricorda perché si stanno mettendo da parte i soldi, quando ci serviranno veramente, ci si mette quindi nella giusta prospettiva per valutare cosa stiamo facendo con i nostri risparmi, allora la volatilità perderà di importanza e prenderà valore la nostra capacità di rimanere costanti e “fedeli” ai nostri obiettivi.
Non ci avevo mai pensato prima d’ora e in effetti ti direi che di analogie ce ne sono tante.
Come mi dicono molto persone che mi conoscono, sembro maniacale con l’ordine, ma se guardi la mia scrivania o la mia stanza senza conoscermi, non diresti che sono quelle di una persona ordinata.
Diciamo che ho il mio ordine nel disordine, mi piace sapere dove sono le cose, tendo ad essere preciso, ma nel complesso una buona dose di disordine è percepibile.
Spesso le cose vanno di pari passo o almeno per me è spesso così. Ti direi quindi che i lati più difficili sono poi quelli che mi hanno dato più gratificazioni.
Nello specifico, facendo innovazione, provando a dare un servizio nuovo, più vicino alle esigenze delle persone e dei giovani, provando a presentare il risparmio e l’investimento sotto una nuova veste, la difficoltà più grande è spesso quella di doverci disegnare il nostro percorso ogni giorno.
Abbiamo spesso dovuto rimettere in discussione le nostre convinzioni, cambiato i processi e aspetti dell’esperienza dell’utente. Ci siamo dovuti interrogare spesso sull’efficienza di come facevamo le cose, ripartendo più volte dalla base. È stimolante, dà gratificazioni ma sicuramente non è sempre facile.
Marco Aurelio
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