Quali sono le città più costose d’Italia?

Lifestyle | 7 min

20 Nov 2021

By redazione Gimme5

Le città sono una fonte inesauribile di energia, luoghi d’arte e mete di divertimento che coi loro musei, discoteche, teatri e ristoranti, attraggono tutti, dai più giovani a quelli meno. Ma le città non attraggono solo per il divertimento: la maggior parte delle possibilità di lavoro si trovano proprio li dove le aziende si concentrano. Ed è proprio questo insieme di ragioni che rendono le città il luogo perfetto in cui tante persone vivono o vogliono trasferirsi. Ma a quale costo?

Le città più costose d’Italia

A dircelo è l’ultima ricerca prodotta dall’Unione Nazionale Consumatori che – in base ai dati pubblicati dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) sull’inflazione delle regioni, dei capoluoghi e dei comuni con più di 150mila abitanti – ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

È sorprendente scoprire che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, le più grandi città d’Italia, come Milano, Roma e Napoli, non sono anche le più care.

TOP 5 delle città più care e più economiche d’Italia (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa per famiglia di quattro persone):

città costose italia

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

In testa alla classifica delle città più costose d’Italia troviamo Bolzano, dove il rialzo dei prezzi pari al +3,4% ha causato una spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 1.082 euro, valore che sale a ben 1.526 euro per una famiglia composta da quattro persone.

Al secondo posto troviamo Bologna dove, in base all’inflazione annua di ottobre del +3,5%, si registra un incremento di spesa pari a 987 euro per una famiglia media e 1.361 euro per un nucleo di quattro persone.

Terza città, Padova, dove l’inflazione al +3,6% conduce a una spesa supplementare pari a, rispettivamente, 909 euro e 1.339 euro all’anno.

In fondo alla classifica troviamo invece le 5 città più economiche del Paese, quelle che sono state meno impattate dal carovita. La città più virtuosa è Ancona, con un’inflazione del +2,5%, una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a 567 euro su base annua e 755 euro per quattro persone. La medaglia d’argento va a Reggio Calabra (inflazione +3%, rincaro annuo per la famiglia media 590 euro, 786 per quattro persone) mentre quella di bronzo se l’aggiudica Napoli (+2,8%, 613 e 799 euro).

Le regioni più costose d’Italia

La ricerca non si ferma alle città e offre una panoramica più completa della situazione italiana, analizzando anche le varie regioni.

TOP 5 delle regioni più care e più economiche, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa per famiglia di 4 persone).

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Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

In testa alla classifica delle regioni più costose troviamo il Trentino-Alto Adige che, con un’inflazione annua ad ottobre di +3,5%, registra un inasprimento medio della spesa pari a 948 euro su base annua, 1.359 euro per una famiglia di quattro persone.

Segue la Valle d’Aosta, dove la crescita dei prezzi del +3,1% causa un’impennata del costo della vita pari a 788 per la famiglia media, 1302 euro per un nucleo da quattro persone.

In terza posizione troviamo l’Emila Romagna: +3,2% l’inflazione, rincaro annuo di, rispettivamente, 843 e 1185 euro.

La regioni più economica d’Italia è, invece, la Puglia (inflazione +3,2%, rincaro annuo per la famiglia media 609 euro, 800 per quattro persone), seguita dalla Campagna (+3%, 601 euro e 800 euro) e al terzo posto dal Molise (+2,8%, 559 euro e 807 euro).

Risparmiare è impossibile?

L’affitto, la rata del mutuo o dell’auto, i costi legali alle prime necessità, ma anche i pranzi e le cene con amici, lo shopping e qualche meritato weekend fuoriporta… per elencare tutte le spese a cui far fronte ogni mese potrebbe volerci più tempo del previsto.

Una volta ultima la lista, di fronte a questo lungo numero di spese che, come dimostra lo studio, continuano a salire a causa dell’inflazione, pensare di riuscire a gestire efficientemente le proprie finanze per mettere da parte qualche risparmio può sembrare impossibile.

In effetti non è semplice ma con un piccolo aiuto è possibile: la regola del 50-30-20 è una soluzione smart per dividere le spese del mese in piccoli cassetti e riuscire, così, a risparmiare parte delle proprie entrate con costanza. Scopri come utilizzare la regola e personalizzarla in base alle tue esigenze: clicca qui.

Perché il risparmio è importante per il tuo futuro?

Anche se può sembrare scontato, qualcosa per cui una semplice regola non sarà mai la soluzione, è la programmazione della propria vita. Sebbene si possa immaginare il  futuro, scegliendo una strada e cercando di seguirla al meglio, ci si evolve e si cambia costantemente: prevedere il futuro è impossibile.

Possiamo scegliere all’improvvisto di cambiare piani, come decidere di sviluppare un progetto personale ambizioso o di trasferirci all’esterno, un imprevisto può sconvolgere i piani o qualcuno può darci la spinta per farlo. Come affrontare quindi il futuro senza una regola?

Avere un bel gruzzoletto da parte, sul quale poter fare sempre affidamento, è una garanzia che da più di sicurezza sul futuro. Per crearlo, però, è fondamentale partire con anticipo a risparmiare anche qualche piccola somma. L’investimento dei risparmi può far crescere il gruzzoletto col passare del tempo, per consentire di raggiungere una somma anche maggiore.

Un salvadanaio digitale per risparmiare con costanza

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