03 Mag 2022
By redazione Gimme5
“Se non ci sei non esisti. Se non esisti non vendi“. Potrebbe essere questo il motto del Met Gala, il party più glamour dell’anno che ogni primo lunedì di maggio inaugura la mostra del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York.
Scopriamo alcune curiosità della “notte degli Oscar” del mondo della moda.
L’evento venne ideato nel 1948 da Eleanor Lambert, celebre pubblicista di moda e fondatrice nel 1962 del Council of Fashion Designers of America. Una cena di mezzanotte che aveva lo scopo di raccogliere i fondi per finanziare il nuovo Costume Institute e inaugurare la prima mostra.
L’evento si teneva a dicembre e ogni anno veniva scelta una location diversa: dal Central Park, al Waldorf Astoria, fino alla Rainbow Room.
Solo dopo che il Costume Institute si fuse con il Museum of Metropolitan Art la location passò proprio al museo.
Il Met iniziò ad avere maggiore copertura mediatica con Diana Vreeland, capo redattrice di Vogue America.
Fu lei a introdurre un dress code distintivo per ogni anno, primo tra tutti, nel 1973, fu “Il mondo di Balenciaga“.
Tra i tanti temi, alcuni furono “La Belle Époque“, “Romantic and Glamorous Hollywood“, “Camp: Notes on Fashion” nel 2020 e “In America: A Lexicon of Fashion” nel 2021. Altre edizioni invece furono dedicate a singoli designer come Yves Saint Laurent, Christian Dior, Prada, Alexander McQueen e Gianni Versace.
Il tema dell’edizione 2022 è “The Gilded Glamour“, un rimando all’era di grande opulenza di fine Ottocento, quando la grande crescita economica portò tanta prosperità, all’epoca d’oro americana.
Il Gala acquisisce sempre più notorietà a partire dal 1995, quando Anna Wintour, la temutissima direttrice di Vogue America dalla quale fu ispirato il noto personaggio Miranda Priestly, interpretato da Meryl Streep ne “Il Diavolo veste Prada“, decide di supervisionare personalmente l’evento.
È lei che ogni anno controlla la lista degli invitati, limitati a 650-700 ospiti, includendo solo le persone rilevanti del momento e depennando tutte quelle non gradite.
A partire da metà anni 2000 il Met Gala diventa sempre più frequentato dalle celebrity come Beyoncé e Jay Z, Rihanna, le Kardashian e Kanye West, Blake Lively e Ryan Reynolds, Lady Gaga e Harry Styles, ma anche politici come Hillary Clinton e Alexandria Ocasio-Cortez.
Grazie alle centinaia di star invitate, vestite dai più rinomati stilisti del mondo, nel corso degli anno 2000 il Met Gala diventa il Red Carpet più importante dell’anno, la risposta di New York agli Oscar di L.A.
Sempre la Wintour decise di spostare la ricorrenza da dicembre al primo lunedì di maggio.
Quando fu ideato, nel secondo dopoguerra, per partecipare alla serata di gala bastavano 50 dollari.
Dal 1970 al 1980 il costo sale a 1.000 dollari, nel 1998 raddoppia e solo tre anni dopo passa a 3.500 dollari.
Con l’avvento delle celebrity nel corso degli anni 2000 i prezzi schizzano alle stelle: dal 2014 il biglietto del Met costa 10.000 ma per rendere l’evento ancora più esclusivo, dal 2016 il prezzo viene più che raddoppiato, passando a 25.000 dollari. Oggi, ammesso di essere tra i pochi eletti, è impossibile partecipare spendendo meno di 30.000 dollari a testa.
Se invece si è particolarmente generosi e si vuole riservare un intero tavolo per i propri ospiti, sempre dopo l’approvazione della Wintour, bisogna essere disposti a sborsare almeno 250.000 dollari. Alcune fonti riportano che nel 2018 un tavolo per 10 persone sia stato venduto per la cifra record di 500.000 dollari, 50.000 a testa.
Sebbene il biglietto raggiunga cifre da capogiro, non tutti devono mettere mano al portafoglio per poter partecipare al gala.
Molte delle celebrity invitate, infatti, vengo appositamente scelte dai brand di lusso per rappresentarli sul Red Carpet con un look. È quindi il marchio che, per presenziare alla serata, paga il biglietto della star.
Al contempo la Wintour, che è particolarmente attenta a supportare i designer emergenti, ne invita alcuni a partecipare alla serata senza dover pagare l’ingresso.
Facendo qualche calcolo veloce è facile ipotizzare il ricavato dell’evento di beneficienza: con 700 ospiti che spendono 30.000 dollari a testa, il Met Gala raccoglie circa 21 milioni.
Nel corso dei suoi oltre 70 anni di storia si stima che il gala abbia raccolto oltre 175 milioni di dollari per il Costume Institute (stime di Forbes).
Forse fu Blake Lively, l’attrice californiana ha battere il record.
Per l’edizione 2018 del Met, intitolata “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination“, indossò un abito Versace, espressione del barocco italiano, che richiese una lavorazione di oltre 600 ore. L’abito fu adornato da gioielli preziosissimi: rubini con bordature d’oro, una corona di cristalli, anelli di diamanti, orecchini di smeraldi colombiani e diamanti da 30 carati, per un valore stimato di oltre 2 milioni di dollari. Se vuoi dare un’occhiata al look, clicca qui.
Insomma, partecipare al Met Gala non è di certo per tutti, sia perché la lista d’ingresso è particolarmente severa, sia perché la somma da sborsare per il biglietto non è di certo per tutte le tasche.
Se partecipare alla serata degli Oscar della moda è però il tuo sogno nel cassetto ti conviene iniziare per tempo a crearti un bel gruzzoletto per il biglietto.
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